Un’adolescente dalla spiccata sensibilità che indaga su un delitto, sulla sua famiglia e sulla vita. Una prosa sincera, appassionata, coinvolgente e ironica. Un felice connubio tra giallo, dramma, commedia e romanzo di formazione
Nico è un adolescente che vive una condizione di particolare spaesamento e sensibilità. E’ meteoropatico, soffre di ansia anticipatoria e assume benzodiazepine. Quando viene ripescato il cadavere di un uomo nel fiume, il ragazzo è certo di sapere di chi si tratta. Perché è stato lui a ucciderlo. E’ in qualche modo responsabile della sua morte. O almeno così crede. Nel tentativo di ricostruire la precisa dinamica dei fatti, per assolversi o condannarsi, si ritrova a indagare sulle bugie, idiosincrasie e bizzarri comportamenti dei suoi familiari, che come una malattia sembrano aver infettato tutto e tutti. La sua non pare una famiglia come tutte le altre: un padre ingegnere che ha iniziato a riempire la casa di oggetti che lui stesso avrebbe voluto inventare; una madre con una laurea inutilizzata che desidera perdersi nelle trame dei romanzi che ama; uno zio perdente, ribelle e indolente a cui lui teme di assomigliare. La strana morte pare sempre meno un suicidio e sempre più un delitto, per il quale tutti sembrano avere un movente, perché tutti a quanto pare hanno qualcosa da nascondere. Le indagini della polizia non sembrano fare grandi progressi. E anche Nico sembra presto arrendersi. Ma in gioco per lui non c’è solo la scoperta di un colpevole. Deve affrontare anche qualcosa per certi versi non meno importante: il rito di passaggio all’età adulta. Alla fine la sfida potrà dirsi vinta. Il mistero verrà sciolto. Ma la verità avrà un prezzo. E nulla forse sarà più come prima.
Il lettore viene trascinato da questa storia talora tragica, in altri momenti divertente, ma mai retorica. Si sente coinvolto da una narrazione dal ritmo serrato ma altresì segnata dalle giuste pause in cui prendono vita importanti momenti di riflessione. Partecipa con crescente emozione alle vicende di questo adolescente che non soccombe ai suoi problemi esistenziali, al non percepirsi forse del tutto parte di una famiglia, ma ne fa per certi versi dei punti di forza, li sfrutta come carburante.
Difficile non appassionarsi a quest’opera composita, tale da abbracciare più generi – il giallo, il dramma, la commedia, il romanzo di formazione – che convivono serenamente, costituiscono un’alchimia in grado di arricchire e potenziare forma e contenuto, oltre a soddisfare pienamente i gusti più disparati.
Fin dalle prime pagine non si può fare a meno di tifare per questo ragazzino caparbio che procede con lucida determinazione, che in certo modo può rispecchiare tutti noi (di oggi e di ieri), le nostre sofferenze, speranze, gioie e fallimenti.
Difficile non farsi ammaliare da questa scrittura appassionata, sincera, crudele, ironica, irriverente, da questo noir avente al centro in special modo la difficoltà e ambivalenza dei rapporti familiari e umani in generale. Impossibile non gustarsi questo libro che si legge tutto d’un fiato, l’epilogo inatteso e dirompente, che lascia in bocca un retrogusto dolce, amaro, frizzante: sapori forti e duraturi, come lo sono quelli della migliore letteratura.