Risolviamo omicidi (di Richard Osman)

Un caleidoscopio di generi, personaggi, location e situazioni. Un romanzo avvincente che trascina il lettore dall’inizio alla fine in un vortice di suspense e un interminabile susseguirsi di colpi di scena

Amy Wheeler lavora presso la Maximum Impact Solutions, agenzia specializzata nella protezione di personaggi famosi. Stavolta si trova in missione su un’isola al largo della Carolina del Sud, dove ha il compito di garantire l’incolumità della ricca e sfrontata Rosie D’Antonio, scrittrice di successo che è stata minacciata da un magnate russo a cui non è piaciuto riconoscersi in un personaggio del suo ultimo romanzo. Sembra che tutto proceda per il meglio senza che si riscontrino pericoli o insidie di sorta, quando, a bordo di uno yacht vicino all’isola, viene ritrovato il cadavere di un noto influencer. Ben presto si scopre che l’uomo è stato assassinato e anche che era sotto la protezione della Maximum Impact Solutions. Indagando più approfonditamente, Amy Wheeler scopre che vi sono altre morti sospette tra i clienti dell’agenzia. Ben presto la donna capisce che questi decessi potrebbero essere collegati a quest’ultimo omicidio. Nel frattempo qualcuno cerca di incastrarla e qualcun altro di ucciderla. La scrittrice convince la bodyguard a riparare sulla terraferma, dove dovrà continuare ad indagare e a guardarsi le spalle. Amy decide di chiedere aiuto all’unica persona al mondo di cui in questa circostanza può fidarsi: il suocero Steve, ex poliziotto ritiratosi in un paesino nei boschi della New Forest in compagnia del suo gatto dall’evocativo nome Problema. Seppur controvoglia, l’uomo salirà sul jet personale di Rosie e si affiancherà alle due donne in quella che è una serrata caccia al colpevole e allo stesso tempo una disperata fuga per mettersi in salvo. L’improvvisto e improbabile trio si dimostrerà alla fine capace di portare a termine con successo la difficile impresa.

Abbiamo di fronte una narrazione poliedrica, che – per così dire – non si fa mancare niente. Si respira l’atmosfera del thriller e la tensione del romanzo d’avventura e siamo al cospetto di un ostico rebus da risolvere. Il ritmo della narrazione è teso e serrato, i colpi di scena si susseguono dall’incipit a un epilogo inatteso.

In questa struttura narrativa si riscontrano molteplici ingredienti – il più cupo mistero, la più adrenalinica suspense e tanta intelligente ironia – che l’arricchiscono e la rendono squisita, anche perché l’autore li sa dosare con sapienza.

La lettura risulta godibile dalla prima all’ultima pagina, in questa storia composita e dalle mille sfaccettature, dove gli avvenimenti, le ambientazioni, i personaggi sono i più disparati. Ci si muove negli scenari più vari, quali pub, club, aerei, località tropicali, campi da golf. Abbiamo – quali protagonisti o comprimari – scrittori, influencer, attori, agenzie di protezione, trafficanti di droga, ex poliziotti, sbirri corrotti, ricettatori, intermediari di ogni genere.

Questo libro immerge il lettore in una miriade di vicende fantasmagoriche e scoppiettanti, coinvolgenti ed esilaranti, stupefacenti e verosimili, che sempre lo emozionano nel profondo, assicurandogli una vera e propria catarsi, soprattutto dopo l’ultima sorprendente pagina, quella che conclude la storia e allo stesso tempo gli fa magari venire la voglia di ricominciare a leggerla tutta quanta daccapo.