Lunedì nero a New York. Un’ineluttabile trappola di acciaio. Terrore e mistero nel ventre della “Grande Mela”. Un thriller adrenalinico che esplora i meandri dei grattacieli di Manhattan e di una fantomatica mente criminale
E’ un lunedì apparentemente come tanti altri a New York, quando un ascensore sui cui sono salite quattro persone, dopo una serie di strani capricci (blocchi, ripartenze, fermate ai piani sbagliati), precipita vertiginosamente schiantandosi al suolo con conseguenze nefaste. Sembra trattarsi di un incidente, terribile sì, ma dovuto interamente al caso. Il giorno dopo però un altro ascensore si trova fuori controllo con un esito nuovamente letale. Quando il mercoledì si verifica la terza tragedia consecutiva, opera nuovamente di un ascensore impazzito, la città precipita nel caos. Diventa sempre più chiaro che non ci si trova di fronte a incidenti, né tantomeno a mere coincidenze, e si comincia a sospettare che dietro a tutto questo possa esserci un diabolico e sofisticato piano criminale finalizzato a mandare nel panico New York. E se questo è lo scopo, esso purtroppo pare che venga pienamente raggiunto. Si rincorrono le ipotesi e spuntano fuori vari sospetti in merito a chi stia facendo tutto questo e per quale ragione. Dietro al probabile sabotaggio c’è la mano del terrorismo? E’ opera dello stesso gruppo terroristico che ha già fatto esplodere bombe in altre città degli Stati Uniti? E che rapporto può eventualmente esserci fra la serie di angoscianti tragedie e il cadavere ritrovato sulla High Line, a cui è stato sfigurato il volto e sono state mozzate tutte le dita? Trovare una risposta diventa sempre più vitale, l’indagine si dirige anche e soprattutto verso “il cervello e le viscere del sistema degli ascensori” (secondo la definizione di un esperto contattato dagli inquirenti), trasformandosi in una disperata corsa contro il tempo, soprattutto adesso che si approssima la data dell’inaugurazione del Top of the Park: l’ultimo audace grattacielo della città.
Abbiamo di fronte un libro dalla struttura composita, in cui convivono felicemente la struttura del giallo, l’atmosfera del thriller, un avvincente enigma con una soluzione inaspettata, un suggestivo noir metropolitano. Il ritmo della narrazione è teso e serrato, la suspense è assicurata dall’incipit al finale, così come i colpi di scena. Paura e mistero rimbalzano e precipitano all’interno delle imponenti torri di cemento e vetro che costituiscono il fulcro e il simbolo di questa città verticale, scorrono attraverso immagini sibilline e inquietanti (quali la ricorrente presenza di furgoni neri, l’idea di essere osservati, la domanda su quanto possa dipendere eventualmente dalla paranoia e quanto possa nascondere una sconcertante realtà), trasportando pagina dopo pagina il lettore verso un epilogo mozzafiato e sorprendente.
Questo romanzo risulta perfettamente in grado di coinvolgere, ma anche di far pensare in merito ad alcune importanti tematiche, tra le quali: il comportamento dei mass media in certi frangenti, i rapporti complessi e sempre in corso di ridefinizione fra il potere politico e i giornalisti, la possibilità del “quinto potere” di influenzare in maniera determinante le indagini poliziesche e la soluzione di certe crisi. L’autore offre dunque al lettore un avvincente intrattenimento e allo stesso tempo suggestivi spunti di riflessione.