Thriller mozzafiato. Toccante ghost story. Pagine avvincenti e malinconiche che narrano di ricette di cucina e ricette di delitti perfetti
Ava Collette, scrittrice di libri di cucina, si trasferisce da Boston a Brodie’s Watch, una tranquilla cittadina sulla costa del Maine, in una casa meravigliosa. Ha bisogno di ritrovare pace e serenità, dopo l’indicibile tragedia che ha di recente segnato la sua vita e contribuito anche a far sorgere in lei un evidente problema con l’alcol. Spera di terminare il suo manuale sulla cucina del New England a cui lavora da mesi e al contempo superare in qualche modo il terribile passato. All’inizio sembra che tutto proceda alla perfezione e che i suoi obiettivi lavorativi ed esistenziali siano alla sua portata. Ma ben presto una strana presenza – forse il fantasma di un leggendario capitano di marina morto in tragiche circostanze tanto prima – pare insinuarsi nei suoi sogni e non solo, rendendo sempre più difficile per lei distinguere fra incubo e realtà e facendola perfino dubitare della propria sanità mentale. Poco alla volta la casa e la stessa cittadina, lungi dal rappresentare un paradiso, sembrano profilarsi piuttosto come uno scenario d’inferno, colme di segreti inconfessabili che la gente di questo posto sperduto si bisbiglia alle orecchie, e che qualcuno seppellisce nell’oblio e nel sangue. Il ritrovamento del cadavere in mare di una donna morta in circospette sospette le fa capire che scoprire la verità è soprattutto una necessità, prima che il numero delle vittime aumenti, includendo magari anche lei stessa.
In questo romanzo si riscontra una felice contaminazione fra thriller psicologico, giallo deduttivo, ghost story, erotismo e nostalgia.
La narrazione, dal ritmo teso e serrato, ricca di suspense, ci trascina in un finale emozionante e inaspettato.
A sbrogliare l’intricato enigma troviamo un’investigatrice originale e intrigante, spinta nella sua indagine anche da quello che potremmo forse definire un certo karma, un bagaglio ingombrante di rimorsi del passato e potenziali rammarichi futuri. Il suo disperato tentativo di identificare chi ha barbaramente stroncato una o più vite e potrebbe anche continuare a farlo, passa anche attraverso un doloroso percorso che la obbliga a guardare in faccia i demoni della propria coscienza, sfidarli e per quanto possibile metterli a tacere. Nella sua investigazione sui possibili o effettivi crimini consumati, nella caccia a un papabile assassino, la nostra protagonista e io narrante, è profondamente coinvolta e altrettanto si sente coinvolto il lettore.
L’enigma in questo libro è incentrato non soltanto sulla crime story in senso stretto ma anche su almeno altri due avvincenti profili.
Da un lato, si assiste infatti all’evoluzione di un rapporto criptico, indefinibile, che sembra legare in maniera indissolubile la protagonista a un coinquilino ultraterreno, ambiguo e misterioso, capace di spaventarla e sedurla, condurla alla salvezza o alla perdizione.
Su altro versante, vediamo invece il progressivo misurarsi di Ava Collette coi suoi angoscianti sensi di colpa, con un tragico passato che poco alla volta si svela in tutti i suoi contorni, in un appassionante epilogo che rappresenta per la protagonista una serena fine e allo stesso tempo un nuovo irrinunciabile inizio.